Share

Ricordo, come fosse oggi, il primo giorno di allenamento della mia incompresa carriera calcistica.


Avevo 12 anni, era la prima volta che vestivo una divisa e un paio di scarpe da calcio e l’allenatore mister Parola ci dispensò quelli che, secondo lui, erano i tre fondamentali per essere dei buoni giocatori di calcio. Il primo era imparare a soffiarsi il naso senza fazzoletto (nessuno di noi lo aveva mai contemplato prima), il secondo era imparare a legarsi le scarpe senza che si continuassero a slacciare (la mamma non era prevista nella formazione), il terzo fu un'affermazione perentoria: “ricordatevi che la palla va più veloce di voi!”.


Sui primi due ci fu un consenso unanime, il terzo faticammo un po’ di più a metabolizzarlo, abituati come eravamo a rincorrere pedantemente il pallone e a non passarlo mai.

Uscendo dalle metafore calcistiche, il concetto della velocità del pallone l’ho vissuto, spesso subito, e quanto più possibile applicato anche nella mia carriera professionale. Per questo, ho deciso di dedicarvi il quarto numero di questa newsletter. 

Il pallone va più veloce di voi

21 MAGGIO 2023

Quella palla che non si vuole passare è, ad esempio, la zona di comfort in cui ci si ripara, evitando di confrontarsi con realtà diverse dalle nostre. Sono le convinzioni autoreferenti che non ci fanno misurare con la realtà del mondo in cui operiamo. 
Ricordarsi che la palla va più veloce vuol dire generare reti, condividere saperi, aprirsi reciprocamente ad altre realtà simili, fare squadra, comprendere che un collega - per quanto “concorrente” -  non è un nemico. Il vero nemico è il mercato in cui operiamo, qualora non dovesse più accogliere la nostra offerta.

Uno dei palloni che oggi viaggiano più velocemente è la tecnologia.
Il mondo odontoiatrico negli ultimi anni è stato oggetto di una vera e propria invasione di strumenti e processi ad alta tecnologia: basti pensare alla rilevazione delle impronte e dei dati radiografici, alla gestione informatica dei dati degli Studi, ai vari strumenti intraoperatori, finanche all'ingresso delle tanto temute intelligenze artificiali.

Di fronte a questo fenomeno si possono osservare due comportamenti distinti: una ostentata resistenza - spesso non motivata da specifici saperi, ma solo da generiche paure - e, dall’altra parte, un acquisto compulsivo che esita poi in una limitata quotidiana adozione di tali device. 
A conferma di ciò i dati mostrano che circa il 50% degli studi odontoiatrici possiede uno scanner intraorale, ma solamente il 10% lo adotta nella sua pratica quotidiana.

La verità probabilmente, come spesso capita, sta nel mezzo: tra questi estremi c’è l’utilizzo ponderato e misurato delle nuove tecnologie ma, soprattutto, c’è l’attitudine a far viaggiare il pallone, a guardare avanti.

Le nuove tecnologie informatiche e la potenza della rete oggi rendono possibili attività mai neppure contemplate prima. 
Ad esempio l’integrazione di vari profili diagnostici digitali, che permettono un aggregato di informazioni completo del paziente. Oppure la condivisione remota delle informazioni, che sostituisce la necessità di utilizzare materiali deperibili e inutili spedizioni. O ancora gli ausili informatici e tecnologici intraoperatori, che hanno accelerato e reso più sicure molte procedure cliniche. Quando la competizione si fa complessa difficilmente se ne esce solo con le proprie forze ed è lì che bisogna affidarsi a chi viaggia più veloce di noi.

Personalmente ho contribuito a far viaggiare velocemente il pallone quando ho iniziato a lavorare al progetto Ciaodoc, una piattaforma digitale che permette ai pazienti di intercettare la propria propensione a una patologia odontoiatrica quando è in fase ancora asintomatica. 
Studiando e approfondendo i vari passaggi del progetto mi sono spesso tornate utili le parole del mio vecchio mister. 


Ciaodoc è l’applicazione dei solidi principi semiotici studiati da ogni Medico Odontoiatra sui banchi di scuola, aggiornati e validati dalla letteratura scientifica internazionale, applicati e resi fruibili a qualsiasi studio odontoiatrico e a ogni paziente grazie a  moderni e innovativi strumenti tecnologici. 
Se vuoi approfondirne il funzionamento, puoi farlo qui.

Un po’ come il calcio, le regole sono sempre quelle, ma la velocità e la tecnica si sono estremamente evolute.

La mia carriera calcistica si è interrotta pochi anni dopo il suo inizio: imparai a soffiarmi il naso e a legarmi le scarpe, ma non a far viaggiare abbastanza velocemente la palla. 
In compenso, forse è stato proprio mister Parola a consentirmi di crescere professionalmente e personalmente, insegnandomi a far viaggiare velocemente la palla nella direzione in cui, in quel momento, c’è il fulcro del gioco.

Ingrandimenti è una newsletter curata da Roberto Ferrari, che esplora da vicino - una domenica sì, e una no - i fenomeni che il settore odontoiatrico sta attraversando.
Un diario di appunti, riflessioni e punti di vista maturati in 35 anni di viaggio nel mondo odontoiatrico che mi hanno reso forse più esperto, sicuramente più saggio nell’affrontare gli eventi.

Se vuoi rispondermi e farmi sapere cosa ne pensi, puoi rispondere a quest’email.
Se invece quest’email ti è stata inoltrata e vuoi iscriverti, clicca qui.
Ci sentiamo fra due domeniche, buon weekend!


Email Marketing by ActiveCampaign