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Penso tanto e la maggior parte delle cose che non mi appunto, le dimentico. Potrei sintetizzare così l'idea da cui è nata questa newsletter, che inauguro oggi, del tutto casualmente, il giorno di Pasqua.


Raccogliere i miei pensieri in questo spazio mi aiuta ad organizzarli, chiarirli e decodificarli.


Spero che ogni numero di Ingrandimenti, il nome che ho scelto per questa newsletter, possa offrirti una chiave di lettura, uno spunto di riflessione e condivisione da cui far nascere un confronto o anche solo un pensiero.

Buona lettura!

La tempesta imperfetta

09 APRILE 2023

“Chiamatemi Ismaele. Alcuni anni fa – non importa quanti esattamente – avendo pochi o punti denari in tasca e nulla di particolare che m’interessasse a terra, pensai di darmi alla navigazione e vedere la parte acquea del mondo.”

Herman Melville apriva così il suo celebre Moby Dick e, seppure in mari metaforici molto più quieti, anche io sono partito oltre 30 annii fa solcando le burrasche, le bonacce e i venti in poppa del mercato odontoiatrico.
Quella che vedo all’orizzonte e sento nell’aria è, però, il sopraggiungere di una tempesta, forse la peggiore di questi anni: due forti perturbazioni si stanno incontrando e rischiano di riversare la loro forza con un’energia imprevista.

La prima perturbazione è quella dell’uscita dal mondo del lavoro di una grande quantità di Medici e Odontoiatri che, per raggiunti limiti di età, termineranno la loro gloriosa attività clinica riducendo sensibilmente l’offerta odontoiatrica di cui oggi fruiamo in Italia. Si stima che circa il 50% degli esercenti l’attività odontoiatrica oggi superi abbondantemente i 50 anni e nel giro di un decennio abbandonerà la professione. Questa perturbazione è rinforzata dal fatto che i nuovi accessi alla professione odontoiatrica non riusciranno a compensare le uscite dei loro predecessori, generando così una vera e propria area di bassa pressione.

La seconda perturbazione arriva dall’area dei pazienti: i malati sono sempre di più, dal 2011 a oggi l’insieme dei disordini orali è in costante e inesorabile aumento.
La Parodontite, ad esempio, si manifesta ormai in quasi il 50% della popolazione, ma solo il 9% ne riceve una diagnosi e solo l’1,4% dichiara di avere ricevuto una terapia dedicata, le carie nei bambini superano percentuali del 20% al raggiungimento del quarto anno di età e del 40% intorno ai 12 anni. 
Questo vertiginoso aumento dei dati genera una vera e propria area di alta pressione sul sistema delle cure odontoiatriche che ha già il suo da fare nel trovare soluzioni efficaci a queste malattie e non avrebbe bisogno di altre tempeste oltre a quelle che già sta combattendo.

Ad aggravare lo scenario atmosferico appena descritto c’è un’imponderabile imprevedibilità del contesto in cui viviamo e operiamo. Le emergenze sociali, gli equilibri precari in cui si muove l'economia, le dinamiche incerte del mondo del lavoro non permettono di vedere con chiarezza orizzonti lontani e la sola lettura delle carte geografiche resta un esercizio teorico e scarsamente prevedibile, sarebbe come osservare una mappa senza considerare l’esistenza del vento.

Chi si occupa di marketing si è sempre augurato di trovarsi con molta domanda da gestire ma, in questo caso, di tutta questa domanda si rischia di non saperne cosa fare. Gli studi odontoiatrici che continueranno a proporre i propri servizi non riusciranno probabilmente ad affrontare tutti i pazienti che ne avrebbero bisogno e, a pagarne le spese, saranno i pazienti stessi che, spesso inconsapevolmente, convivono con le proprie malattie odontoiatriche coltivandole per tutta loro fase asintomatica salvo poi presentarsi all’osservazione del proprio odontoiatra troppo tardi.

Ma ad ogni tempesta, anche a quella perfetta, si può sopravvivere. Occorre restringere le vele, preparare l’equipaggio e tenere saldo il timone mantenendo la rotta studiata e pianificata.
Come diceva Melville , anche nella peggiore delle burrasche c'è qualcosa di glorioso e di benigno nel vento, forse è questo l’insegnamento da portarsi a casa: non dobbiamo farci abbattere dagli elementi, qualsiasi momento, anche il più critico custodisce qualcosa che arricchisce la libreria della nostra esperienza. 
Chi studia i comportamenti e i processi decisionali delle persone sa che il primo passo di qualsiasi percorso di scelta, breve o lungo che sia, è la consapevolezza, questa viene definita come la conoscenza che qualcosa esiste, è la comprensione di una situazione ed è il primo passaggio per affrontarne la soluzione. 
Senza consapevolezza si rischia di perseguire azioni vane e, forse, oltre che agire sulla propria, operare su quella dei pazienti circa l’importanza di anticipare i loro sintomi potrebbe attenuare la forza della tempesta in arrivo.

Ingrandimenti è una newsletter curata da Roberto Ferrari, che esplora da vicino - una domenica sì, e una no - i fenomeni che il settore odontoiatrico sta attraversando.

Un diario di appunti, riflessioni e punti di vista maturati in 35 anni di viaggio nel mondo odontoiatrico che mi hanno reso forse più esperto, sicuramente più saggio nell’affrontare gli eventi.

Se vuoi farmi sapere cosa ne pensi o condividere un pensiero, puoi rispondere direttamente a quest’email. Se invece quest’email ti è stata inoltrata e vuoi iscriverti alla newsletter, clicca qui.

Alla prossima, buon weekend!


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